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La scala di Giacobbe

La scala di Giacobbe

di Marisa Giaroli (Autore)

A soli diciotto anni Carla si macchia di un orrendo delitto e, per sfuggire a una responsabilità che non sente propria perché non ne comprende l'origine, sola e in attesa di una bambina si rifugia in un convento, dove finalmente può accogliere il messaggio che il Signore ha voluto inviarle. Un percorso non semplice, il suo, tormentato dal dubbio, dai ricordi, dalla paura che a volte torna a farle visita. Un percorso, tuttavia, costantemente illuminato dal faro della fede, che con il passare degli anni diventa sempre più chiaro e vivo, durante il quale impara a fare i conti con i propri demoni, a indagare nel proprio animo con la consapevolezza che solo abbandonandosi fiduciosa a Dio e superando con coraggio le prove che le pone di fronte potrà trasformarsi nella donna che ha sempre desiderato essere.

Informazioni editoriali

Data di uscita
2018
Editore
Youcanprint
ISBN
ISBN
9788827816769

Recensioni clienti

5 su 5 stelle sulla base di 2 Recensioni
Da Marisa Giaroli il 22 mar 2021
Ebook

Amore e passione sono sentimenti universali che però possono trovare tante diverse espressioni. La scrittrice reggiana Marisa Giaroli in ogni libro ne individua una diversa. Per la sua ultima fatica – La Scala di Giacobbe, ediz. Albatros, all’autrice è stato attribuito il secondo premio al concorso letterario internazionale San Valentino patrocinato dalla Regione Umbra e da Provincia e Comune di Terni. Il “segreto” narrativo di Marisa Giaroli sta nel tema base sempre intrigante dell’opera sul quale la scrittrice labora puntualmente una serie di riflessioni che vanno molto oltre il “leitmotiv”. La narratrice reggiana affronta nel nuovo libro i sentimenti di una mamma costretta suo malgrado a scegliere il convento per evitare l’arresto per omicidio. La donna comincia così a salire i gradini di una scala, la Scala di Giacobbe, attraverso la quale le persone consacrate sono chiamate ad aiutare l’uomo a ritrovare Dio. Dalla passione carnale, sempre affrontata da Giaroli con realismo ma anche con stile ed eleganza, alla sofferta vocazione il passaggio è graduale e ricco dei flashback che imprimono come di consueto alla sua narrazione il ritmo della sceneggiatura. La scrittrice dapprima strizza l’occhio al lettore cimentandosi nel poliziesco, poi lo impegna via via in tematiche sempre più profonde. La più bella pagina del romanzo è rappresentata dal colloquio tra la monaca e un presuntuoso cardinale, colloqui doppiamente vincente per la protagonista perché il prelato finirà per chiederle perdono E perché da qui inizia il cammino che la porta ed essere nominata madre generale del suo ordine. Bruno Cancellieri Resto del Carlino di sabato 16 luglio

Da Ester Cecere il 22 mar 2021
Ebook

Ester Cecere - febbraio 12, 2019 In “La scala di Giacobbe” viene offerto al lettore un altro tema insolito, quello della consacrazione alla vita religiosa. Anche questo aspetto è molto lontano dalla nostra vita quotidiana caratterizzata da una corsa frenetica che non permette di soffermarsi su scelte di vita infrequenti, soprattutto nell’attuale tempo secolarizzato, salvo poi a sorprendersi, a volte anche manifestando disapprovazione, se qualcuno di nostra conoscenza prende i voti. E Marisa Giaroli evidenzia, sempre col garbo che la caratterizza e le sue notevoli doti di psicologa, la grande difficoltà di un simile cammino, l’incertezza di aver fatto la scelta giusta, la paura di non essere in grado di affrontare le privazioni che una tale scelta di vita comporta, la solitudine e l’angoscia nella quale si precipita quando le prime prendono il sopravvento, il disperato bisogno di un sostegno che spesso manca. E la protagonista, come anche gli altri personaggi principali, sono, quindi, esseri tormentati dalla loro insicurezza, dalla loro fragilità, in un ambiente, quello monastico, non privo di invidie, bassezze, dispetti, ché i religiosi sono comunque esseri umani come tutti gli altri! E adombra, l’Autrice, argomenti ancora una volta scabrosi, come il tormentoso desiderio sessuale, la masturbazione e lo fa sempre con garbo, con delicatezza, aprendo appena uno spiraglio sull’argomento come si farebbe con una porta che dà su di un ambiente poco accogliente. Forse è proprio questo suo modo di procedere che turba. In un tempo in cui le espressioni triviali sono entrate nel linguaggio quotidiano, paradossalmente un linguaggio che di quelle espressioni è privo sorprende il lettore, che appare impreparato di fronte a tanta finezza! E in questo romanzo, dei personaggi vengono analizzate tutte le sfaccettature della loro personalità, la giovane donna perdutamente innamorata, la madre, la religiosa, la missionaria. Torna, in questo romanzo, ampiamente sviscerato in “Canoni e Contrappunti”, il tema dell’accettazione di se stessi, accettazione delle proprie debolezze, delle proprie fragilità, pur nell’impegno di migliorarsi, con l’aiuto di Dio (“...la cosa più importante e difficile non é amare Dio ma lasciarsi amare da lui, poiché egli ci ama così come siamo”). Ecco, veniamo a un punto fondamentale. Marisa Giaroli è profondamente cattolica, osservante, praticante. La sua fede è intimamemente posseduta. Eppure, come si evince dalla lettura dei suoi romanzi, non è bigotta. Madre di quattro figli, impegnata da sempre nel sociale e per la difesa dei diritti delle donne, è ben calata nella realtà attuale, della quale non ignora nessun aspetto. E’ questa la sua forza, come donna e come scrittrice, poiché il lettore la sente vicina, pur nella trattazione di argomenti lontani dalla sua quotidianeità, lontani, ma poi forse neanche tanto. Tutte le scelte di vita alla lunga si rivelano difficili. E’ forse facile essere coniuge o genitore? La stanchezza, la percezione della propria inadeguatezza non assale forse anche i laici? Quel disperato bisogno di fuggire, di sottrarsi alle proprie responsabilità non é forse talvolta avvertito anche da essi? In quest’ottica, Marisa Giaroli parla anche al non credente e, attraverso le parole della protagonista, suggerisce: “...che nulla è per caso, che ogni avvenimento fa parte di un disegno più vasto”, che lo si voglia chiamare progetto di Dio per ciascuno di noi o destino. L’impianto narrativo di entrambi i romanzi è robusto, con sottotrame che delineano le vicende dei personaggi minori. Le storie, complesse, avvincono il lettore e lo sorprendono con imprevedibili colpi di scena. In entrambi i romanzi, emerge, tramite i suoi personaggi, il grande amore dell’autrice per la natura e per la sua terra, per le morbide alture dell’appennino tosco-emiliano, per la vita campestre scandita dall’avvicendarsi delle stagioni e dalle attività agricole. Quelli di Marisa Giaroli sono romanzi di cui consiglio caldamente la lettura, avvincenti e, al contempo, profondi; inducono riflessioni, seminano, lasciano qualcosa al lettore. Ester Cecere [[email protected]]

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