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Tra le spighe d’amarena

Tra le spighe d’amarena

di CLARA BARTOLETTI (Autore)

Pinin, un ex poliziotto e giornalista di cronaca nera, viene incaricato da Nico Bonci, economista di fama internazionale, di trovare il fratello gemello Leon, scomparso da Pietrasanta nel 1985. Scomparsa che non ha lasciato tracce, finché Pinin non comincia un viaggio alla ricerca di informazioni. Il viaggio è anche un’occasione, per il giornalista, di ripercorrere la sua vita passata, cominciata in un piccolo paese dell’Appennino Emiliano e per raccontare le strane esperienze paranormali che ha visto e vissuto, essendo predestinato a parlare con le anime dei defunti.
Quando finalmente Pinin sembra arrivato a una conclusione, il colpo di scena…
“Se entri in un cunicolo con una mano di carte, siamo certi che al ritorno troveremo le stesse sul tavolo?”
Una storia di vita quotidiana che mette in luce risvolti psicologici sul tema dell’infanzia e adolescenza, considerazioni sul problema dell’autismo, e l’irrazionale possibilità di parlare con i defunti quanto di poter essere, nello stesso momento, qui e altrove…

Autore

CLARA BARTOLETTI
CLARA BARTOLETTI
13 pubblicazioni Visita la pagina Autore

Informazioni editoriali

Data di uscita
2015
Editore
Youcanprint
Pagine
232
ISBN
ISBN
9788891169341

Recensioni clienti

5 su 5 stelle sulla base di 3 Recensioni
Da Roberto Serafini il 22 mar 2021
Ebook

Si può amare un libro? Si può amarlo fino al punto di portarselo dietro al lavoro, tenerlo sul comodino, sfogliarlo, accarezzare le sue pagine nonostante si sia finito di leggere già da alcuni giorni? Ebbene, a me questo è successo con il libro di Clara. Sarà che in quelle pagine, tra quelle righe, si respira un’atmosfera così familiare e calda, perché il protagonista della storia, Pinin, ci racconta la sua vita e quella dei suoi parenti più stretti. Ce li fa sentire così vicini a noi che ce ne affezioniamo fin da subito. Ci racconta inoltre la sua infanzia vissuta in un mai menzionato paesello dell’Appennino reggiano, dove da piccoli non si passava il tempo con i giochi moderni o con i social network, ma si correva dietro alle galline per l’aia o a cercar rane nel torrente dietro la collina; non si giocava alla play station ma si accompagnava il papà nei campi o il nonno nei pascoli. Se eri una ragazzina, invece, aiutavi in casa la mamma con il bucato o a fare il pane, i dolci e le conserve, oppure a tenere le braccia e mò di rocchetto umano per il filato della nonna. Clara ci fa rivivere, o vivere per la prima volta, tutte queste sensazioni della vita di un tempo, ci fa sentire gli odori e i sapori dei prati e delle piante, dei campi di grano e degli alberi di amarene, del cielo azzurro sopra di noi e delle nubi, cariche di pioggia, che si rincorrono veloci, come se stessero danzando o giocando tra loro. Ma il nostro Pinin sognava altro nella vita. Lui, che aveva un “dono” speciale, non poteva passare il resto della sua vita nel piccolo borgo a raccogliere fagiolini o a guidare un trattore. Lui voleva studiare e fare il poliziotto. Lui voleva arrestare i cattivi. Lui sapeva anche ascoltare. E a lui, proprio per questo, le anime dei defunti si rivolgevano, affinché le aiutasse a scioglierle dai vincoli che le tenevano ancorate e prigioniere su questa terra. «Il ricordo di me, nelle loro menti e cuori, m’incatena su questa terra che non mi appartiene più. Tu sei l’unica persona cui io possa comunicare il mio disagio. Per favore, dì loro che li ho perdonati. Per favore, dì loro di dimenticarmi.» Pinin, lasciata la polizia, segue la strada del giornalista di cronaca nera e la sua predisposizione lo porterà a svolgere un delicato incarico affidatogli da un uomo molto in vista: la ricerca del fratello scomparso da ragazzo e di cui non si è saputo più nulla per trent’anni. Trasformatosi in detective indaga, raccoglie informazioni e scopre le tracce che lo conducono a una “svolta” decisiva e inaspettata, tutta da gustare. Lo stile narrativo di Clara è meraviglioso, introspettivo, a tratti poetico; ti accarezza e ti conquista pagina dopo pagina. Ritengo questo libro il suo capolavoro assoluto e superiore, se pur di poco, ai suoi precedenti lavori, “April Rose” e “528”, di cui consiglio ugualmente la lettura.

Da Roberta B. il 22 mar 2021
Ebook

TRA LE SPIGHE D'AMARENA è stato il primo dei libri di Clara Bartoletti che ho letto e che rimane per ora il mio preferito. Pinin, è un ex poliziotto e ora giornalista di cronaca nera, incaricato da Nico Bonci di trovare il fratello gemello Leon, scomparso senza lasciare traccia di sè. Pinin si trova così a ripercorrere la strada di Leon, e nel contempo la propria, una vita un po' speciale visto che l'uomo ha un potere paranormale, lui parla con le anime dei defunti, dono che nel corso della sua vita l'ha reso un poco emarginato. E' una storia un po' onirica, incentrata sul problema dell'autismo e della difficoltà di comunicazione. Stile scorrevole, storia mai banale, una delicatezza nello stile della scrittura che ti tiene incollata pagina dopo pagina fino all'inaspettato finale. aspetto il prossimo ;)

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