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Coriandoli in volo

Recensioni

Coriandoli in volo

di Cosmo Sancilio (Autore)
4 su 5 stelle sulla base di 13 Recensioni
Da Cpsmo il 16 nov 2021
Pubblicazione cartacea

Ciao. Dopo uno sguardo veloce all'indice e la lettura dei capitoli che mi sembravano dal contenuto più conosciuto ho iniziato dall'inizio. Ed ho fatto bene... interessanti ed istruttivi sono tutti i riferimenti storici, politici e di vita vissuta. Il tuo percorso lavorativo anche con alti e bassi può essere di esempio per tutti quei giovani pantofolai che aspirano al "reddito di cittadinanza". Che dire poi dei tuoi viaggi!!! Una esperienza di culture e modi di vivere che ho fatto pure io ma in maniera comoda con Costa crociera e relative guide. Insomma mi è piaciuto moltissimo soprattutto perché, nonostante gli argomenti, non è noioso. Complimenti. Un abbraccio

Da Laila Percoco il 17 nov 2021
Pubblicazione cartacea

Il libro è un insieme di racconti di esperienze acquisite nel lavoro, nei viaggi avventurosi, ma evidenzia anche nostalgia e rimpianti per cose fatte e/o che si sarebbero potuto fare. L'autore con questi racconti si sveste e parla con estrema sincerità del suo vissuto. Cosa non sempre facile. Laila Percoco

Da Fiora Fornaciari il 17 nov 2021
Pubblicazione cartacea

Il capitolo che certamente mi ha più colpito è quello dedicato al cane. Cosmo Sancilio, attraverso parole struggenti, descrive l’amore incondizionato e ‘sovraumano’ che unisce il cane all’uomo e viceversa; l’autore parla del ‘chiacchiericcio vuoto e fastidioso dei suoi simili’ sostituito da un silenzio colmo di significato, quello del cane. L’uomo, si sa, teme il silenzio poichè spesso non ha il privilegio di sentirsi tanto sicuro di se’ e sapere che un silenzio ha mille sfaccettature ed è portatore di una intrinseca bellezza: in questo caso possiamo dire che è imbarazzante il timore che l’uomo ha della bellezza! Il ritratto dell’allontanamento da casa ha un sapore agrodolce: l’amarezza delle emozioni come rabbia e delusione mista alla dolcezza in quello sguardo dell’inesorabile addio; e ancora, il panico di chi sa che le strade si stanno dividendo per sempre. L’inedia da cui si sono lasciati travolgere i due cani è l’espressione di ciò che accade anche all’essere umano di fronte all’abbandono: si lascia andare, non lotta più e cade in depressione. Anche in quest’ultimo caso, il cane è più coraggioso dell’uomo poichè non teme di attraversare il dolore che lo porterà alla fine della sua esistenza. Infine, il confronto tra il cane riconoscente e il figlio ingrato ha il sapore più amaro poichè mette il lettore di fronte ad una profonda riflessione e anche ad un amletico interrogativo: cosa spinge l’essere umano ad essere così ‘bestiale’ e malvagio nei confronti dei suoi simili e - purtroppo troppo spesso - nei confronti di chi più lo ama? È con questa sottintesa domanda, sospesa nell’aria come la nostalgia di uno struggente senso di colpa, che si chiude il capitolo ‘il cane’, piccolo ritratto della miserabilita’ dell’essere umano svelata dalla nobiltà dell’Amico più dolce e fedele. Teresa Fiora Fornaciari, psicologa psicoterapeuta

Da Boni R. Pansini il 18 nov 2021
Pubblicazione cartacea

L’ho letto seduto in poltrona, a godermi il sole come piace ai vecchi gatti...vecchio anch’io, a volte ridendo per la sapida descrizione di una nobildonna napoletana; altre commosso nel pensare ai miei, di coriandoli. Quegli struggenti pezzetti di vita, viaggi, avventure...volati nell’aria, ed oggi soltanto ricordi. Straordinariamente bella l’ultima parte, quella delle riflessioni e dell’inevitabile bilancio della sua vita, con la considerazione amara sugli affetti più cari del passato, ormai distanti come foglie secche disperse dal vento...E il rispecchiarsi doloroso nell’immagine del padre, anziano assai prima di lui, oggi raggiunto nell’età che avanza, per riconoscere con doloroso rimpianto, quello che anche lui, figlio, ha sperimentato più tardi: la gloria e la polvere di ogni nostro cammino. Ma soprattutto l’amore, i dolorosi affanni, i sacrifici nascosti, di quell’uomo perbene, schivo e riservato. Uno splendido libro, illuminato dalla presenza della bella e affettuosa moglie. Degno completamento della prima parte: 12-49-Gli Ipoconnessi. Un applauso!

Da Luigi Tagliaferro il 21 nov 2021
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Avere la possibilità di risventolare i "coriandoli" dei segmenti di vita vissuta vuol dire aver potuto vivere così a lungo da poterne rivedere i colori, riassaporarne onori, amarezze, sconfitte e vittorie. E quando i pilastri del vivere quotidiano sono le massime del profeta Gibran, l'amore per gli animali, piuttosto che i comandamenti del "Non rinunciare", che proprio Cosmo mi trasmise nella nostra lunga (lunga?) esperienza lavorativa insieme, allora non bisogna lasciarsi andare in rimpianti. La "scuola" della vita è la Vita stessa, non esistono maestri, valgono gli esempi; per cui ciò che noi ci rimproveriamo nel non essere stati all'altezza come genitori o come figli rientra perfettamente nella regola del gioco. Ho condiviso con Cosmo per lunghi anni (che adesso sembrano racchiusi in un "coriandolo") l'esperienza Focus-Pignatelli, che mi ha reso l'uomo ed il professionista che ora sono e ringrazio Cosmo per i suoi (magari involontari) insegnamenti che mi ha trasmesso con l'esempio, con le sue parole e con la sua discrezione. Sono sicuro che anche i suoi figli ne avranno inconsapevolmente tratto beneficio, come pure suo padre aveva già intuito con discrezione le potenzialità del futuro manager. Grazie Cosmo. "Life is what happens to you while you're busy making other plans" (J. Lennon)

Da Leo Percoco il 30 nov 2021
Pubblicazione cartacea

È bello regalarsi un ricordo. Indugiare con il pensiero cercando di scrivere momenti che fanno parte di noi, anche se si perdono in anni lontani, ma che si rinnavano ogni volta che li richiamiamo alla nostra memoria. Ma è anche bello condividere con altri, questi momenti di vita vissuta, queste emozioni preziose, uniche, intense. Poiché un ricordo è una delle poche cose che nessuno ci potrà mai togliere, almeno fino a che la nostra mente è in grado di ricordare. Questo ha fatto Cosmo Sancilio sia con il suo primo saggio "12-49 gli ipoconnessi" che con "Coriandoli in volo" Un "amarcord" che sicuramente è in grado di donare tante emozioni a tutti coloro che in quegli anni hanno condiviso il suo vissuto. Leo Percoco

Da Teresa Mancini il 30 nov 2021
Pubblicazione cartacea

Dalla malinconica nostalgia che pervadeva la prima opera di Cosmo Sancilio, si è passati in "Coriandoli in volo" ad un accurato e doloroso riesame di se stesso. Esplorando pensieri e ricordi annusati nel vento di solitari viaggi o ripercorrendo sentimenti ed esperienze, l'autore li ha resi emozionanti e vivi.

Da Giovanni Caradonna il 01 dic 2021
Pubblicazione cartacea

L' Autore propone i suoi "Coriandoli in volo" con un originale tessuto narrativo che si dipana su due trame parallele: i suoi viaggi in moto e un viaggio a ritroso nelle vicende più significative della sua vita. La prima riflessione del lettore è di pensare i viaggi in moto come una metafora del viaggio della vita, con la differenza che i viaggi in moto dell' A., a parte il freddo, i disagi e i pericoli che comportano, appaiono sempre gratificati da splendidi paesaggi , odori e sensazioni che solo la moto sa restituire. Parola di motociclista! (Sono fiero di aver consegnato personalmente all' A. la sua prima maxi moto, una Honda CX 500 Custom nel 1984...). I viaggi della vita, al contrario, al netto dei molti successi personali e professionali dell' A. (Technicon, Focus ecc.) appaiono talvolta compromessi da quelle frecce scoccate con amore che, come dice l' A. "tornano indietro", come respinte al mittente. In definitiva, ai viaggi in moto, descritti con dovizia di particolari ed elegante bellezza, si contrappongono quelli della vita, con vicende di amarezza su temi riguardanti la famiglia, padri e figli o su temi storico sociali come il sessantotto e il brigantaggio. Ma al di là dei bilanci e dei molti spunti di riflessione proposti dall' A. rimane, nei "Coriandoli in volo" , un' esempio serio e garbato che propone al lettore di "non rinunciare" mai a tenere la testa alta quando si persegue il giusto.

Da Attilio Bagni il 29 dic 2021
Pubblicazione cartacea

(I viaggi): Tunisia, Croazia, Marocco, Grecia, Turchia. Il comune denominatore è l'evasione dalla routine ma spiccano gli splendidi luoghi lontani mille miglia dal turismo polveroso e stanco che conosciamo. La fuga quindi ha dato frutti: viene quasi voglia di montare a cavallo di una moto. (Il 68): il commento globale dell'autore è tagliente e definitivo quando bolla i superstiti di quel movimento, malati di narcisismo e dispensatori del vero "sociale". Morde questa volta il coriandolo! (Napoli): Due le frasi che mi hanno colpito su questa città piena di contrasti: "difficile amarla a prima vista" e "miscela sapiente di cultura e ignoranza": Da scolpire su pietra. (Briganti e Brigantesse): Leggo in silenzio su repressione, guerra civile e atrocità nelle regioni conquistate più che liberate. Non si può fare altro. (Anni 70): Taccio perché coinvolto pesantemente sull'argomento. Toccato però dai giudizi positivi che l'autore s'è ben guardato, mai, di esternare "in vita". (Musica e lettura): In un’epoca che tenta di farci leggere sfogliando pagine elettroniche, balsamo è la gioia dell’autore al “contatto fisico con il libro”. Aggiungo che qualcuno ha creato librerie irrorate di luce per avere sempre gli scaffali davanti agli occhi. (Anni 90): in questi anni nasce a Lecce una Società di Servizi con uno scopo quasi impossibile: la rivalutazione del Servizio Sanitario Privato che, specie nel Sud, subiva pesanti mortificazioni. Impresa disperata, disse qualcuno. E invece avvenne il miracolo: dalla sede prestigiosa alle iniziative culturali e scientifiche, incalzanti e qualificanti. Un miracolo! No; Cosmo Sancilio è stato il motore instancabile e così sia. (Emozioni): mi inchino alla fortuna dell’autore: l’emotività creativa dell’autore è un gioco raro. (Il cane): chi ha avuto animali come compagni annuisce ai commenti dell’autore. La loro perdita provoca un dolore esagerato e inaspettato. (Molfetta): è la storia frequente di molti centri meridionali, variegati e operosi, che non hanno saputo reggere la concorrenza imprenditoriale più agguerrita e meno familiare. La nostalgia dell’autore ammanta di tristezza il capitolo. (La fotografia): l’autore ci dà una lezione magistrale in proposito. Strepitosa la definizione: “fotografare è scrivere con la luce”!! (I figli, il padre): le riflessioni intimistiche dell’autore si leggono con affettuosa partecipazione e rispettoso silenzio. (Il Cigno Nero): affibbiare all’ischemia cerebrale l’etichetta di Cigno Nero è una genialata! Per alleviare la paura e lo scoramento di chi ne soffre, bisognerebbe adottarla nella terminologia medica. (Per finire): il declino dell’esistenza dovrebbe accompagnarsi a una tranquilla rassegnazione, ma all’esterno bussa il Covid-19 con al seguito avvoltoi, televirologi e politici di spessore impalpabile. Noi della terza età, con il nostro curriculum orgogliosamente positivo, meriteremmo di più. Ma l’autore, con slancio positivo e, soffiando ancora sui coriandoli prosegue leggero…

Da Nando Gambardella il 05 gen 2022
Pubblicazione cartacea

Cosmo Sancilio, autore del libro "Coriandoli in volo", da me conosciuto, si è voluto ripetere con questo suo secondo libro, confermando il suo stile elegante e raffinato, già elogiato nella sua precedente pubblicazione "Gli ipoconnessi". Dopo un salto di ben 50 anni ho avuto occasione di risentirlo e, così, conoscere la sua storia descritta nei suoi libri. Man mano che leggevo ho percepito la sua fatica iniziale per integrarsi, addolorato dai distacchi familiari e, non nascondo, come amico, di essermi immedesimato nel suo vissuto, provando emozioni e sofferenze per aver considerato le sue descritte avversità come se le avessi provate io stesso. Continuando la lettura ho tirato un sospiro di sollievo perchè giunge il riscatto, la liberazione dalle avversità e, grazie al suo spirito combattivo, anche l'ascesa manageriale. La lettura mi ha indotto a pensare alla mia vita che si è svolta in maniera tranquilla nel lavoro, in famiglia e nei progetti realizzati, grazie al "Parafulmine" di nome Arianna, mia secondogenita, diversamente abile, ma di una ricchezza interiore così profonda da aprire i cuori all'Amore. Talvolta anch'io ripenso ai ricordi della giovinezza che volano come coriandoli, ora che si sta facendo tardi anche per me. Bellissimo libro. Non l'ho solo consigliato, ma anche donato ad amici lontani.

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