Panta rei. Verità nascosta

Fin dal prologo Panta Rei ci catapulta in un futuro che vede l’umanità profondamente cambiata dagli eventi del “Change Day”. Oltre a viaggiare per le stelle il genere umano è ora in contatto con altre forme di vita ed ha, in una piccola minoranza, degli esseri dotati di fantastici poteri, i così detti ESP. In questo mondo futuristico uno storico, il generale Mc Pitters, si ritrova finalmente faccia a faccia con il famigerato UomoNero, un ultracentenario testimone degli eventi che hanno modificato per sempre il destino del mondo. L’anziano superstite decide di condividere con il curioso generale la verità che da lungo tempo custodisce attraverso una forma di telepatia che lui chiama “scriptopatia”. Con questa tecnica lo storico vedrà dipanarsi nella mente i ricordi del vecchio come se fossero capitoli di un libro che si formano al momento. A questo punto il lettore sarà trascinato in un racconto in cui si susseguono rilevazioni, azione ed intrighi in un intreccio continuo. Sia il racconto sia la scrittura della stesso sono il frutto di una fusione tra il classico romanzo di genere fantascientifico e la narrazione tipica del fumetto. Tuttavia si distingue dai celebri comics americani per l’assenza di super-eroi, infatti, tutti i protagonisti dell’opera, anche se sono dotati di incredibili poteri, sono privi di quella morale tipica dei personaggi in costume e mantello. Inoltre li racconto vuole far riflettere su come il potere, sia esso politico o religioso, molto spesso pieghi la realtà dei fatti per agevolare la propria presa sul popolo.