Magari

Magari la bicicletta fosse ancora un leggio, magari Laika si fosse trovata con Yuri su un asteroide, magari la mini rossa fosse diventata un bene primario, magari le operaie non si fossero recate al lavoro.

Forse il tempo, comune denominatore di perturbazioni e mutamenti, ha veramente dato visibilità, cioè un’altra occasione, un’altra vita alle invisibili, a Laura e a Denise, a Dante e a Beatrice e anche il nonno ha ritrovato il suo giovanile coraggio, tanta l’energia sprigionata, talmente contagiosa che tutto muta, persino un paesaggio bambino.

E’ bene penetrare in questi racconti con la mente e con il corpo per decidere, come alla fine le mani di Rosaria, di mettere tutto a silenzio, oppure di dar voce alla storia, come a Castellazzo di Bollate, paese che si è trovato a vivere il 7 giugno di 102 anni fa la morte di genere, decisa a tavolino.

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Barbara Avanzini
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