La bambina che si pettinava i capelli

Un libro delizioso, un "diario", che ci trasporta nella realtà e nella quotidianità della vita siciliana, fatta di bellezze naturali che la penna della nostra autrice riesce a descrivere con bravura. Il Mar Ionio con i suoi colori accesi, le stradine paesane, i monumenti, le antiche leggende e, soprattutto, le vecchie usanze che ancora permangono nei piccoli paesi etnei ai quali l'autrice è legata per nascita o per affetto.

Sublime la 'rassegna' dei suoi familiari che con il loro lavoro hanno tracciato un solco pieno di immagini nella sua infanzia, e il cui ricordo fa rivivere tradizioni e folklore della Sicilia.

La vera protagonista del racconto, però, è lei, Milena, la bambina che si pettinava i capelli, la sua particolare figura, che dapprima sembrerebbe volere rimanere nell'ombra per mandare in prima fila a vivere le esperienze della vita la bambola Maya sempre assistita dalla piccola Annette (infantile alter ego dell'autrice). Si rende poi conto che il fuoco che arroventa il suo cuore e la sua anima non può essere spento se non sarà lei stessa a scendere in campo ad affrontare il suo destino.

Ed ecco che all'improvviso si decide a uscire dal castello incantato e protettivo in cui ama rifugiarsi e nel quale vorrebbe rimanere per sempre, sfidando e accettando l'amore anche nelle estrinsecazioni più dolorose o pericolose.