Islam: sconosciuto a noi italiani - Religione e Rispetto

Ho cominciato a leggere questo libro soprattutto perché, sapendo quanto Toni sia precursore e “avanti” sul tema super inflazionato ma purtroppo sempre attuale dei diritti delle donne e dei rapporti fra i sessi nell’Islam, ero particolarmente interessata al capitolo dedicato alla questione. In questa mia recensione però non parlerò più di questo né di quel validissimo capitolo di questo volume, ma del resto del suo contenuto che è fuori dai soliti schemi. Preferisco soffermarmi in questo caso su ciò di cui si parla molto meno e sui punti di vista nuovi e originali che si ritrovano qui. Ho letto molti libri introduttivi all’Islam e credevo che questo sarebbe stato simile agli altri. Mi sbagliavo. Certo ci sono pagine su questioni basilari come i cinque Pilastri (professione di fede, preghiera rituale, digiuno nel mese di Ramadan, pellegrinaggio alla Mecca ed elemosina rituale) e notizie sulla Rivelazione e il suo contesto, ma il focus è diverso da ciò che si riscontra nella massa di pubblicazioni che affrontano la questione sempre allo stesso modo: storia e contesto della Rivelazione, punti principali della fede e della Legge islamica, rituali obbligatori, accenni ai personaggi storici principali, allo scisma sunniti-sciiti, imbarazzata apologia e spiegazione contestualizzata dei punti più spinosi. Pusateri ha una storia trentennale di studio e ricerca in molte delle principali tradizioni religiose esistenti. Oggi, alla luce del suo approdo sicuro all’Islam, ritiene sia stata una lunga preparazione affinché potesse accogliere questa fede in modo più consapevole e cogliendone aspetti che sfuggono a molti. Dopo aver letto il suo libro, lo penso anch’io. L’autore usa gli strumenti conoscitivi e intellettuali di cui le sue precedenti ricerche lo hanno dotato per meglio spiegare l’Islam secondo una prospettiva più ampia. E buona parte dei capitoli fanno riferimento alla scienza, alla fisica e alla medicina per meglio illustrare le implicazioni islamiche in tutti questi campi che, anche se appaiono a noi umani limitati come distinti, altro non sono che uno. Si portano prove a sostegno dei benefici psicofisici della fede del cuore e del rapporto interiore col Creatore e di quelli fisici e psicologici della pratica rituale, benefici sul corpo e sulla mente, in particolare quelli apportati da abluzioni e preghiere. L’autore spiega come il rapporto con questa fede e con la divinità debba configurarsi anzitutto come un “conosci te stesso” prima, per determinare i confini del nostro ego, per spezzare l’identificazione del nostro essere con le emozioni e sensazioni che proviamo, per indagare la nostra psiche e far sì che i pensieri limitanti non prendano il controllo della nostra mente, e poi come ricerca di una dimensione comunitaria guidata dalla volontà di agire sempre nel rispetto dell’altro, dalla riflessione sulle possibili conseguenze delle nostre azioni e delle nostre parole sul nostro prossimo. Dunque autoanalisi, coscienza, empatia, rispetto. A fronte di un Islam che troppo spesso i musulmani mostrano restrittivo a livelli insostenibili, insieme di regole rigidissime e valori di difficile comprensione, il pensiero di Toni ci illustra la costruzione di un rapporto diretto con Dio e per spiegare le caratteristiche dell’Essere Supremo si fa riferimento ai Suoi principali attributi: la clemenza, la misericordia, la prodiga dispensazione di benedizioni. Allora Iddio non è più quel padrone vendicativo che un certo oscurantismo ha comunicato all’Occidente, bensì è il Clemente, il Misericordioso, il Perdonatore Supremo. Similmente viene messo in luce come la fede e la pratica, soprattutto per chi si converte, sia e debba essere un percorso graduale come graduale fu l’introduzione dell’Islam stesso nell’Arabia pre-islamica e poi la codificazione e applicazione della Legge divina nel nascente impero islamico. L’imposizione repentina di un numero eccessivo di regole e rituali ancora in buona parte incomprensibili al neofita possono tradursi spesso o nell’allontanamento e abbandono della fede o, all’estremo opposto, all’adesione di visioni radicali. La gradualità nell’adesione, nell’apprendimento, nella riflessione e nella pratica, compatibilmente con le capacità del singolo soggetto, può essere l’antidoto a questi rischi.

Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Antonino Pusateri. Molte e diverse emozioni mi hanno attraversato durante questa esplorazione, oltre un sentimento di gratitudine. Lo scritto dà una conoscenza pacata ed intelligente, molto utile per avviare processi interiori importanti. Tante informazioni che hanno necessità di depositarsi nella coscienza per divenire riflessioni. Se non si conosce il processo non può avvenire. Toni ci aiuta ad andare oltre i "sentito dire" o false informazioni da "telefilm", allargare la comprensione è un beneficio per ciascuno di noi, Due aspetti trovo essenziali e belli: - il ritmo giornaliero scandito dalla preghiera; - il sentirsi Comunità. Ho trovato pure utili ed intelligenti i contributi di altri modelli culturali con cui l'Autore arricchisce il testo, come si intravede pure la speranza/possibilità per l'evoluzione della coscienza umana verso un'Etica che non avrà necessità di imposizioni costrittive per l'Essere umano, Molto consigliato!