Io lo vedo

A Birmingham, in Inghilterra, l’anima di Tammy, una ragazza recentemente scomparsa, entra in contatto con un’amica e con un gruppo di ragazzi. Una serie di fenomeni molto particolari lascia come unica traccia dei fogli in parte bruciati, da cui però risulta leggibile una firma: un’entità malefica aleggia quasi indisturbata e si insinua nella vita dei protagonisti. Il sospetto che sia Andrew, esperto di computer, l’artefice di queste sciagure, scomparse quando la polizia apprende indizi che conducono indiscutibilmente in altra direzione. L’anima di Tammy passa dalla dimensione lunare a quella marziale, per giungere poi ai confini della dimensione venusiana in compagnia di Meis 1901, un’anima guida la cui identità terrestre verrà scoperta dal lettore grazie a una serie di dettagli, che l’Autore minuziosamente offre di pagina in pagina. Tutto sembra risolto ma, dopo sette anni, Tammy, il cui nuovo nome è Sikra 2361, torna: il gruppo di amici si ricompatta, le indagini riprendono e le nuove tracce portano i protagonisti in Argentina, dove viene scoperta una tomba, la tomba di Ofed Tharill. Male viene annullato, svuotato di ogni malefica energia e il Bene trionfa con l’Amore. Sapientemente condotto il romanzo, che si tratta di simbologia numerica, scrittura automatica, reincarnazione e Angeli guida, si presta a una trasposizione cinematografica, offrendo al lettore una suspense alimentata da colpi di scena e idee geniali che invogliano a voltare la pagina per scoprire cosa succede dopo e come la storia si conclude.