La storia di un siciliano nato nel 1946

Collocata sull'esiguo confine tra il romanzo e il saggio, la presente autobiografia mostra anche uno spaccato della società siciliana di questi ultimi ottant'anni, coinvolgendone gli aspetti economici, relazionali, scolastici, lavorativi, familiari, pedagogici, filosofici, religiosi. Numerosi i consigli dettati da una lunga e produttiva esperienza di vita. La narrazione ‒ agile, semplice, nitida ‒ si dipana sulle tracce delle memorie personali per diventare storia corale e collettiva, inglobando in sé racconti di viaggi, diari intimi, vicende drammatiche e gioiose, lacerti di vita innestati in una cornice spazio-temporale molto ampia che, per questo, conferisce all'opera una vivace varietà, utile a tenere desta l'attenzione del lettore. La cronaca vera e palpitante quasi sempre s'attaglia a riflessioni e considerazioni che ne pongono in rilievo gli elementi "didattici"; ciascuno dei ventidue capitoli è come un sasso gettato nella coscienza del lettore per creare molteplici onde circolari di meditazioni sempre più ampie. Non si tratta di uno scritto concluso in se stesso ma di un vasto insieme di spunti che consentono di interpretare autonomamente una realtà in continuo divenire.