Fame di fiori. Nutrirsi di bellezza

L’Autrice Sandra Ianni torna come sempre a stupirci. Lei è un’ abile sommelier che se prima ci ha fatto conoscere il vino come bevanda che intreccia profondi legami con la storia, con l’uomo, con la salute e con la gastronomia, ora ci ha donato questo spaccato di conoscenza che svela i segreti dei fiori commestibili. Io non avevo mai pensato che moltissimi fiori potessero diventare ingredienti o condimento di un pasto. Grazie a questo suo testo dallo stile fluido che denota il suo amore per la conoscenza io ho scoperto di avere nel mio giardino quasi tutti fiori commestibili, ho imparato a riconoscerli attraverso le bellissime immagini, ho scoperto anche come trattarli scegliendo se cucinarli fritti, al vapore in padella o lessi. L’Autrice in questo testo, come negli altri da lei pubblicati, ci dà una dimostrazione di come la riflessione e la conoscenza teorica sostengano principi che, tradotti in ricette, si possono facilmente applicare nella quotidianità.

Conosco la Dottoressa Sandra ianni da tempo immemore e so che la contraddistingue da sempre una passione non solo per gli aspetti sociali e storici dell'enogastronomia, ma anche per tutte quelle informazioni, piccole curiosità, aneddoti che riguardano i cibi, il vino, le erbe, la convivialità, le bevande medicamentose dell'antichità ( vedasi il liquoroso Hypoclas infusione di vino, cortecce, fiori, semi e foglie, riproposto dalla Dottoressa Ianni dopo un accurato studio di manoscritti fiorentini del XVI secolo ), e non solo. In questo libro ci parla di una serie di fiori eduli che possono essere reperiti facilmente e impiegati in cucina con versatilità creativa. Grazie a questa scrittura fluida e accattivante, corredata da foto esplicative di alto livello, ognuno di noi può imparare, un modo alternativo di proporre a tavola i diversi fiori. Perché lo consiglio? Perché sto provando alcune ricette e trovo che siano di grande e strepitoso effetto.