Il canto della civetta

La recensione di Giulio Bergami: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10205025356505632&set=a.1172615127578.23954.1594042120&type=3&theater

La scrittura è un'arte magica. Puoi essere ciò che vuoi quando scrivi. Un uomo, una donna, un bambino, un personaggio di fantasia. Anna Laura si spinge oltre. Lei vede oltre e vede con gli occhi di qualsiasi essere vivente, animato o inanimato oppure ogni altra cosa a cui la sua immaginazione vuol dar voce. Ogni mini racconto è una sorta di poesia in prosa, di una eleganza unica e di impatto immediato, semplice e diretto. E così ascoltiamo l’Amore che ci parla della Verità, il Vento che ci parla della Ricerca, il Prato che ci parla del Cielo, la Piazza che ci parla dei suo Segreti. Moltissimi altri punti di vista di altrettanti occhi che guardano il mondo riempiono le pagine di questo libro e ci parlano di loro, di come sentono, vedono, vivono e amano. Ed è questa, quindi, la magia di cui parlavo, quella magia che non può rimanere nascosta e che fa dire alla Scrittrice: «Scelsi carta e penna e cominciai a raccontare. Scrivere. Scrivere: era quello il posto inaccessibile a chiunque, il mio rifugio. Riempii fogli e fogli, che odoravano d’antico, ruvidi al tatto, morbidi allo sguardo, preziosi dopo le carezze dell’inchiostro. Quando, alla fine, posai la penna, tenevo in mano ciò che tanto avevo desiderato: la mia piccola stanza segreta. Mi sembrò, però, un immenso giardino, incantato e vasto reame della mia anima. E subito desiderai che tanto spazio non fosse più così segreto. Invitai il resto del mondo nel mio regno. Li invitai a leggere me.» Grazie Anna Laura per averci invitato a leggerti.