Sapete cos’è la sindrome di Peter Pan? Sicuri? Io ne sono affetto. Sono istintivo
per natura, curioso e desideroso di creare; consumo l’esistenza tra concretezza
e fantasia; gioco anche quando faccio sul serio perché sono convinto che tutto
nella vita sia una splendida avventura. Non ho mai avuto la pretesa di essere
uno scrittore, ma un mago sì e sono convinto che quelli come me, che amano
leggere e cambiare la realtà, un po’ lo siano. Scrivere, infatti, è come sognare,
mettersi in discussione non una, ma dieci, mille e infinite volte. Si può essere
tutto e niente, trasformarsi in eroe dalla sfavillante armatura o in ladruncolo
di quartiere. Anche nel presentare me
stesso mi sono trasfigurato, non amo annoiare, ma ora sarò serissimo, lo
prometto.
Sono Benedetto Corrente, ho 49 anni e mi occupo di
telecomunicazioni. Vi starete chiedendo
che attinenza ci sia tra il mio lavoro e
la parola scritta! In apparenza non molto, ma nella pratica entrambi hanno
bisogno d’istinto, fantasia e dedizione. Ho letto moltissimo fin da piccolo e
posseggo e affinandola e migliorandola la capacità d’inventare e captare
l’essenziale nelle molteplici sfumature.
Il mio primo romanzo
Madaline, edito da Lettere Animate, è stato una piacevole avventura condivisa
con Stefania Quattrociocchi. Parla di una ragazza rumena costretta dalla vita
ad affrontare situazioni difficili che si intrecciano con il mistero del Lago
nero. Subito dopo, stimolati dall’innata fantasia di mio figlio Mattia, io e Maria
De Santis, mia moglie, abbiamo deciso di romanzare un suo racconto. Da questo
sforzo collettivo è nato “Mattia Melissa e il mistero del pozzo di Barumini”, un
libro per ragazzi e non solo, una storia magica ambientata in Sardegna. Corollario
della storia sono le stupende illustrazioni dell’artista Domenica Ingrosso che hanno
dato quel tocco fatato alla nostra fatica.
La parte più difficile è arrivata in seguito, quando ho capito che pubblicare
non è semplice soprattutto un romanzo diretto a un pubblico di una fascia di
età particolare quale quella dei ragazzi. Su consiglio di esperti, mi sono
avvicinato al mondo del “self-publishing”.
In brevissimo tempo il libro è stato distribuito in modo
massivo in digitale ed è stato da subito un grande successo. I risultati sono
giunti sperati e allo stesso tempo inaspettati: in pochi mesi più di mille
copie vendute con una presenza continua ai primi posti nelle classifiche per la
categoria ragazzi.
La collaborazione con Maria De Santis è stata piacevole sia
perché essendo mia moglie ci siamo confrontati su un campo completamente
diverso sia perché, essendo una docente di lettere, ha contribuito a rendere il
romanzo simpatico ed accattivante da un punto di vista linguistico anche
avvalendosi della sua conoscenza del mondo giovanile e dell’esperienza con i
ragazzi acquisita in anni di insegnamento.
Il successo di “Mattia
Melissa e il mistero del pozzo di Barumini” non fa che confermare le convinzioni
che per la riuscita di un progetto è fondamentale la sinergia di tutte le forze
impiegate e che ideare e scrivere un romanzo è solo l’inizio del cammino.