La natura come arte inconscia
di Giuditta Fiocchi
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Informazioni editoriali
“La natura come arte inconscia” è un testo nato come tesi di laurea nell’ambito del corso di Grafica d’Arte del Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Improntato sul rapporto tra arte-scienza e arte-natura, il libro fornisce una chiave di lettura inedita del significato e delle origini dell’opera d’arte. Non per nulla la Prefazione prende l’avvio dalla descrizione del documentario subacqueo “Pufferfish, crop circles” realizzato per la BBC da David Attenborough, dove un pesce palla costruisce un bassorilievo sabbioso dalla forma simile a quello che in architettura è noto come rosone. Il testo viaggia tra i mondi di Karl Blossfeldt e di Ernst Haeckel, passa per la filosofia della natura di Goethe, la forma come istinto naturale di Adolf Portmann e come geometria e fisica del vivente di Thompson D’Arcy, per terminare con una ricerca sull’occhio come prodotto della natura. Correda il volume un progetto grafico di Giuditta Fiocchi composto da dieci riproduzioni di conchiglie corrose dal mare fotografate in RAW e sviluppate in stampa d’arte con la tecnica dei fotopolimeri a doppia esposizione.
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