Al limite del cielo

Un romanzo abbastanza lungo; un percorso piuttosto complicato. Una serie di delitti inspiegabili sconvolgono l'opinione pubblica della città di Bari e fanno sudare le proverbiali sette camicie al buon Giacinto Montrone, capo della squadra di pronto intervento della questura locale. Sadismo e cattiveria, presunzione e sensualità, calcolo e dabbenaggine, furbizia e generosità; una miriade di situazioni e di sentimenti si amalgamano e si intrecciano, si chiariscono e si dissolvono, si susseguono e si accavallano in una trama avvincente che porta il lettore a scoprire e analizzare le varie sfaccettature di carattere dei tanti personaggi, palesemente manifestate o soltanto immaginate. Uno spaccato della società d'oggi che evidenzia malanimi e abiezioni, ma anche nobiltà e soavità: lo pongono cioè a campione delle bassezze umane, ma anche... al limite del cielo. Come in carattere con l'autore, il linguaggio è piano e scorrevole con forma italiana pulita e attuale, che rifugge da estrosità e artifici: facile da leggere, pronto da capire.